Mancano pochi giorni alla notte degli Oscar, ma, per i soliti bene informati, le statuette hanno già il loro padrone. E non si tratta di ipotesi campate in aria: gli scommettitori di mezzo mondo fanno pronostici calibrati offrendo quote stilate al centesimo.
Il 2007 dovrebbe essere l’anno della grande rivincita di Martin Scorsese che, dopo aver firmato film-culto come «Taxi Driver» (1976), ha tante volte sfiorato, ma mai preso la statuetta d’oro. Il suo «The Departed» è in testa alla lista di tutti i bookmaker come miglior film e puntando un euro sulla storia di poliziotti e mafiosi, in caso di vincita, si prenderebbero solo il doppio della puntata (altri film sono offerti anche 16 a 1). Ancor più certa l’assegnazione a Scorsese del premio come miglior regista: infatti la sua quota è poco sopra il pareggio. Scommettendo un euro se ne prenderebbe appena uno e 10-20 centesimi. Degli altri concorrenti per il miglior film solo «Little Miss Sunshine» sembra avere qualche chances, gli altri: «Babel», «Lettere da Iwo Jima» e «The Queen» corrono solo per fare numero. E meglio non va certo per i registi che tallonano Scorsese: il più vicino è Alejandro Gonzalez Inarritu. Ma, a meno di clamorose sorprese, resterà secondo fino alla fine. Solo apparentemente semplice la situazione sul fronte della migliore attrice. Qui, cosa rarissima, quasi tutti i bookmaker hanno chiuso le giocate, come per l’Inter in campionato. La vincitrice per loro è già Helen Mirren, applauditissima protagonista di «The Queen». Anche la blasonata agenzia italiana Snai ha ritenuto non adeguato proporre una quota attorno all’1,01 e ha preferito chiudere. Però, ovviamente c’è un però, chi fiata sul collo della Mirren è una «bomba atomica» come Meryl Streep, protagonista di «Il diavolo veste Prada». Certo, bisogna ricordare che l'attrice detiene il record di nomination, ben 14, e di Oscar ne ha già vinti due: uno da non protagonista per «Kramer contro Kramer» e un altro come protagonista per «La scelta di Sophie». È difficile che ne prenda un terzo, ma, francamente, per Meryl nulla è impossibile. Delle altre concorrenti qualcuna neanche si presenterà, il 25, alla manifestazione: Judi Dench («Diario di uno scandalo») sa già che al Kodak Theatre non ci sarà perché sarà impegnata in teatro a Londra. Le restanti Penelope Cruz («Volver») e Kate Winslet («Little Children») sperano, ma nulla più. Il miglior attore, a sentire i professionisti delle scommesse, sarà Forest Whitaker, protagonista della monumentale interpretazione di Idi Amin Dada in «L’ultimo re di Scozia». Cerca di rubargli il gradino più alto del podio un vecchio volpone: Peter O’ Toole (con «Venus», una commedia inglese che in Italia uscirà nei prossimi mesi). Non sembrano avere molte possibilità Di Caprio («Blood Diamond»), Will Smith («La ricerca della felicità», dell’italiano Gabriele Muccino) e Ryan Gosling («Half Nelson»). La situazione sul fronte del miglior attore non protagonista vede in testa Eddie Murphy («Dreamgirls») che sembra non dover trovare eccessiva concorrenza da parte di Alan Arkin («Little Miss Sunshine»). Del tutto fuori gioco appaiono Jackie Earle Haley («Little Children»), Djimon Hounson («Blood Diamond») e Mark Wahlberg («The Departed»). Per il premio alla miglior attrice non protagonista Jennifer Hudson (la Effie White di «Dreamgirls») è in testa. La principale rivale è Abigail Breslin («Little Miss Sunshine»), che in queste ultime ore ha visto aumentare le sue possibilità. Rinko Kikuchi, candidata per «Babel», segue a parecchia distanza. Adriana Barraza (sempre «Babel») e Cate Blanchett («Diario di uno scandalo») sono in coda alla competizione. Cate Blanchett si è consolata dicendo che «l’Oscar non cambia la vita». Precisa, comunque, che lei l’Oscar l’ha vinto nel 2004 per «The Aviator».
Fonte: Il Tempo
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